Natalino Sapegno
Natalino Sapegno (Aosta, 10 novembre 1901 – Roma, 11 aprile 1990) è stato un critico letterario e storico italiano, tra i maggiori studiosi del Trecento letterario italiano.
Biografia
Dopo aver frequentato il Liceo classico Cavour si laureò a Torino nel 1922 con una tesi su Jacopone da Todi, in seguito pubblicata .[1]
Di formazione inizialmente crociana, fu amico e sostenitore di Piero Gobetti e del suo periodico La Rivoluzione liberale.
Nel 1924 si trasferì a Ferrara, dove insegnò a lungo materie letterarie in istituti medi superiori.[2]
Si dedicò in quel periodo particolarmente allo studio della letteratura italiana del Trecento, scrivendo il suo testo forse più noto: Il Trecento.[3]
Dopo aver tenuto corsi negli Atenei di Bologna e Padova, fu chiamato nel 1936 all’Università di Palermo e, l’anno successivo, all’Università di Roma, dove ebbe la cattedra lasciata da Vittorio Rossi, che tenne fino al 1976. [4]
Nel 1954 fu nominato accademico dei Lincei. Fece inoltre parte dell’Accademia dell'Arcadia, della Società Filologica Romana, della Societé Européenne de Culture, del Pen Club della Comunità Europea degli Scrittori.[5]
Molte le sue voci nell’Enciclopedia Italiana Treccani. Diresse con Emilio Cecchi la Storia della letteratura italiana, pubblicata dell'editore Garzanti in nove volumi negli anni 1965-1969.
Fu infine medaglia d'oro per i benemeriti delle scienze e della cultura, e presidente della giuria del Premio Viareggio.[6]
Opere
- Frate Jacopone, Torino, Baretti, 1926.
- Il Trecento, Milano, Vallardi, 1934.
- Compendio di Storia della Letteratura Italiana, 3 voll., Firenze, la Nuova Italia, 1936 – 46.
- Poeti minori del Trecento, Milano-Napoli, Ricciardi, 1952.
- Commento alla Divina Commedia, 3 voll., Firenze, La Nuova Italia, 1955 – 57.
- Pagine di storia letteraria, Palermo, Manfredi, 1960.
- Ritratto di Manzoni ed altri saggi, Bari, Laterza, 1961.
- Storia letteraria del Trecento, Milano-Napoli, Ricciardi, 1963.
- Storia della letteratura italiana (in collaborazione con Emilio Cecchi), 9 voll., Milano, Garzanti, 1965 – 69.
- Pagine disperse, Roma, Bulzoni, 1979.
Note
- ^ Cfr. Franco Pignatti Morano di Custoza, voce “Sapegno, Natalino”, in AA.VV., Letteratura Italiana. Gli Autori, vol. II, Torino, Einaudi, 1991, p. 1586.
- ^ Cfr. voce “Natalino Sapegno”, in AA.VV., Biografie e bibliografie degli Accademici Lincei, Roma, Accademia dei Lincei, 1976, p. 1267.
- ^ Cfr. Franco Pignatti, cit., p. 1586.
- ^ Idem.
- ^ Cfr. voce “Natalino Sapegno”, in AA.VV., Biografie e bibliografie…, cit., p. 1267.
- ^ Cfr. voce "Sapegno, Natalino", in Chi è?, Roma, L'Espresso, 2° vol., 1986, p. 210.
Bibliografia
- Carlo Salinari, “Natalino Sapegno”, in AA.VV., Letteratura italiana. I critici, vol. V, Milano, Marzorati, 1987, pp. 3585-3598.
- Franco Pignatti Morano di Custoza, voce “Sapegno, Natalino”, in AA.VV., Letteratura Italiana. Gli Autori, vol. II, Torino, Einaudi, 1991, pp. 1586-1587.
- voce “Natalino Sapegno”, in AA.VV., Biografie e bibliografie degli Accademici Lincei, Roma, Accademia dei Lincei, 1976, pp. 1267-1269.
- Ettore Bonora, Ritratto di Natalino Sapegno, in "Coincidenze", Alessandria, Dell'Orso, 1991.
- Carlo Dionisotti, Natalino Sapegno dalla Torino di Gobetti alla cattedra romana, Torino, Bollati Boringhieri,1995.
Collegamenti esterni
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