Relazione Dublino settembre 2017
1/10/2017
Bella Messa nella vicina chiesa dei carmelitani e poi visita al castello di Dublino.
Certo il nostro Radisson Blu Royal è proprio in una posizione strategica che ci ha consentito di
visitare bene i principali siti della città senza fare troppi chilometri, anche se la mia App ha calcolato,
per ogni giorno, non meno di 7-8 chilometri a piedi!
Pare che la costruzione del castello debba attribuirsi a re Giovanni d'Inghilterra nel 1200.
Divenne poi la sede del dominio inglese, finché dopo la famosa rivolta di Pasqua venne consegnato
al primo leader del nuovo stato libero d' Irlanda, nel 1922, per diventare luogo di prestigio nazionale
per i più importanti eventi di stato.
Attraversata la galleria dei ritratti, la sala del trono, il corridoio di stato, ci siamo fermati ad ammirare
le fotografie di una giovane regina Mary, di un elegante John Kennedy in visita ufficiale, e la famosa
sala di S. Patrizio, già sala da ballo con il soffitto dipinto da un certo Waldre' alla fine del 700 che le
guide dicono essere il più prestigioso d' Irlanda!
Ultimo giro della città, prima di dirigerci all'aeroporto, per vedere i ponti di Calatrava, uno a forma di
arpa, bellissimo, e la nuova zona del porto con i nuovissimi palazzi sede di uffici internazionali che
qui godono di particolari agevolazioni fiscali.
Sempre con volo Aer Lingus ripartiamo in perfetto orario, carichi di maglioni irlandesi, whisky torbato,
cioccolatini e biscotti al burro.
Forse Angelo ha ragione, Dublino sembra un sobborgo di Londra, ma a me proprio questa
dimensione più a misura d'uomo l'ha resa piacevole, allegra e giovane, oltre alla meravigliosa
campagna che sembra invitare alla caccia, alla pesca, al golf, al thé coi biscotti davanti ad uno
scoppiettante caminetto.
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Cosa ho imparato in questo viaggio
1) che il nome Dublino deriva dal gaelico e significa stagno nero
2) Che il trifoglio e l'arpa sono i simboli della città
3) Che la torba deriva dai vegetali e dopo migliaia di anni diverrà carbone
4) Che l'irish caffè è a base di caffè panna whisky torbato
5) Che Oscar Wilde era irlandese (che era Checca lo sapevo già)
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