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RELAZIONE INCONTRO DEL 18 GENNAIO 2016

 

Resoconto della serata del 18 gennaio 2016 con il prof.  Marazzini

L’Accademia della Crusca è per tutti  il santuario della lingua italiana, a maggior ragione per noi ex allievi del liceo classico Cavour dove ha studiato  il prof. Claudio Marazzini, Presidente dell’Accademia stessa e nostro ospite la sera del 18 gennaio.

La partecipazione è stata ampia:  quasi ottanta  persone presenti, tra cui molti giovani e giovanissimi ex allievi, a dimostrazione dell’interesse vivissimo suscitato dall’Accademia.

I temi che il prof. Marazzini ha individuato per la serata sono stati in primis le vicende storiche e l’attività dell’Accademia della Crusca, in secundis la lingua italiana oggi.

Interessantissima la prima parte del suo intervento: le origini dell’Accademia, la redazione  del primo vocabolario della lingua italiana  edito nel 1612, l’esiguità dell’organico e delle risorse finanziarie,  la grande mole di lavoro da svolgere che spazia dalla conservazione dei testi antichi e dei reperti storici all’interazione con le Istituzioni pubbliche e con le corrispondenti Accademie straniere.

Il prof. Marazzini ci ha descritto inoltre  la notevole bellezza della sede dell’Accademia: la villa medicea di Castello a Firenze, dotata di uno dei giardini più belli d’Italia adornato da piante di limoni, alcune delle quali presenti da  più di cinque secoli.

Il secondo argomento scelto dal nostro ospite ha denotato  il suo intento di stimolarci con un tema di grande attualità:  infatti il titolo sottinteso è apparso subito essere “la lingua italiana oggi tra anglicismi e neologismi”.

Il prof. Marazzini non si è risparmiato, per  due ore  ha suscitato con notevole chiarezza espositiva un grandissimo interesse dapprima  tratteggiando   la storia dell’Accademia, successivamente affrontando il tema per così dire più “caldo” dell’evoluzione della nostra lingua assediata dall’invasione di parole e locuzioni in lingua inglese, in particolare in campo informatico, nel settore bancario ed anche nell’ambito dei diritti civili.

Nei confronti di tali anglicismi non vi è stato finora alcun tentativo di difesa  da parte degli organi di informazione e della classe politica, a differenza di quanto avviene per le altre lingue romanze quali lo spagnolo, il portoghese ed il francese, che sono maggiormente “difese”  e all’interno delle quali sono accettati  i neologismi creati dalla traduzione del termine inglese  da cui scaturiscono.

Il nostro ospite ha poi trattato l’argomento dei neologismi dettati dalle questioni di genere ancora oggetto di disamina: al femminile si deve dire avvocato o avvocata? Chirurgo o chirurga? Presidente o Presidentessa oppure in quest’ultimo caso si usano l’articolo al femminile ed il sostantivo al maschile dicendo quindi la Presidente?

Il dibattito seguito su questa seconda parte è stato intellettualmente vivace ed il prof. Marazzini ha fornito spiegazioni puntuali, ampliando sempre l’orizzonte delle domande poste.

La serata si è conclusa a mezzanotte, tardissimo per le nostre consuetudini, e solo per rispetto dell’orario di chiusura del Caffè Platti che ci ospita non siamo andati oltre perché  i presupposti ci sarebbero stati tutti:  la passione del nostro ospite nei confronti degli argomenti trattati, la sua sconfinata competenza e la sua grandissima  disponibilità nei nostri confronti.

Chissà che non sia possibile  organizzare una gita scolastica a Firenze per visitare l’Accademia…

Gabriella Chiera di Vasco

 

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