Serata Caprera
L'annuale "operazione di marketing" - come Livio Berruti chiama la ricerca di nuove generazioni per la nostra Associazione - questa volta è avvenuta sulla bella terrazza della Società Canottieri Caprera, ospiti 18 ragazze/i dell'ultimo anno. Occorre ammettere che finora il risultato di questa strategia è stato deludente, nonostante un forte dispendio di energie e di denari da parte nostra. Ma noi insistiamo...
La serata, come sempre, è stata preceduta da un giro in tutte le quinte del duo Marzano/Verna per portare l'invito, specificare a chi è rivolto (rappresentanti di classe e di istituto), esortare i maturandi a non considerare chiuso per sempre il loro rapporto col Cavour. Anche la cena ha richiesto un certo impegno (invisibile ai più), perché gli ospiti vanno intrattenuti e portati sul nostro terreno. Dunque, distribuiti fra i tavoli, con un "capotavola" a sovrintendere. Alla fine - complici il Po, il tempo bello, il cibo ottimo - la serata è riuscita bene: allegria, ricordi, progetti, speranze... Un ragazzo del liceo musicale, che studia clarinetto, è stato spinto a suonare il pianoforte ed è capitolato solo di fronte alla promessa di una ricompensa: un invito alla nostra prossima cena. Ha chiesto il raddoppio (cioè due posti) e l'abbiamo accontentato, un pò perché lusingati, un pò perché il pianoforte non è la sua materia. Scegliendo De André se l'è cavata dignitosamente e comunque noi siamo indulgenti. Provocato sul suo terreno, ha fatto un bis anche il compagno di Sonia, l'allegro avv Raiteri, che prima o poi vorremmo vedere nella sua interpretazione carnevalesca. (Per chi non lo sapesse, è lui la maschera ufficiale di Gianduja!).
Così si sono fatte le 11, l'ora canonica in cui ci congediamo. Per i ragazzi era ovviamente troppo presto, tant'è che i camerieri hanno dovuto spingerli alla porta, dato che da soli non ci andavano. E per ringraziarci, qualcuno ha fatto un commento sorprendente: il nostro invito è molto ambìto, addirittura la cosa più bella di un anno sciagurato...
MARINA