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Serata al Cottolengo del 25 ottobre 2022


Eravamo tantissimi quella sera, un po' per rivederci dopo la pausa estiva, un po' per la voglia di fare beneficenza, leitmotiv della serata.

Presenti al tavolo presidenziale, il direttore generale dell' Ospedale Cottolengo, Gian Paolo Zanetta, il padre generale della Piccola Casa, don Carmine Arice, oltre al nostro presidente e alla vicepresidente Marina Verna

Il nostro presidente, che conosce proprio ben più di mezza Torino, è amico del dottor Gian Paolo Zanetta, che ha l'unico torto di aver lasciato il Cavour dopo un anno di ginnasio, per approdare al nostro acerrimo nemico, il liceo D'Azeglio.

Per il resto, nulla da eccepire, il Cottolengo è famoso per essere dalla parte dei più deboli, nonchè degli anziani, per i quali è stato studiato il Cottolengo hospice a Chieri.

Questo progetto, presentato a febbraio scorso, ma già approvato a dicembre 2020, ha attualmente 21 posti letto per pazienti bisognosi di cure palliative e della terapia del dolore, soprattutto a fine vita.

Cena frugale, come è giusto che sia, e molto digeribile. E'stata data la parola a don Arice, che ha ribadito l'importanza di accompagnare a tutto tondo le persone che hanno bisogno di cure palliative e le loro famiglie, convinto che la risposta alla sofferenza debba essere una presenza fatta di amore, tenerezza, concretezza.

Tre i motivi per cui l'hospice sorgerà a Chieri: questo è il luogo dove è morto santamente San Giuseppe Cottolengo, dopo aver trascorso l'ultima settimana di vita, infettato di tifo, curando i malati di un'epidemia di tifo del 1842; la struttura è adeguata ed è pronta, ma purtroppo il fabbisogno non è ancora soddisfatto totalmente.

La compassione (cum-patire) è il più grande antidoto alla domanda di morte, che spesso, si accompagna alla solitudine ed alla mancanza di un sostegno psicologico e spirituale.

Insomma, siamo tornati a casa, sentendoci un po' più buoni, alleggeriti di 2000 euro in quanto i soci e l’associazione insieme si sono quotati per l’offerta, e consapevoli che qualcuno penserà a noi, se avremo queste esigenze, il che non è poco!

Fernanda Paciello

 

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