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Storia del Liceo

Le radici del “ Cavour “ , come familiarmente viene chiamato dai Torinesi il “ Liceo Ginnasio Cavour “ risalgono ai primi dell’ 800.

Durante l’occupazione napoleonica, nel 1805, il Convento dei Carmelitani (che era stato edificato nel 1729 sull’area compresa tra le attuali Via del Carmine , Piave, Garibaldi e Bligny ) fu confiscato e trasformato in “ Collegio Urbano per l’insegnamento della grammatica e della retorica “.

Dopo la Restaurazione lo stesso edificio divenne sede di un collegio con le “ scuole maggiori e minori “, e nel 1819 fu ceduto ai Gesuiti a patto che vi istituissero un convitto per i giovani delle famiglie nobili. Dopo qualche anno lo stesso Ordine religioso vi aggiunse il “ collegio dei giovani esterni “.

Nel Febbraio del 1848 durante il regno di Carlo Alberto, i Gesuiti furono espulsi dagli Stati Sabaudi ed i loro beni vennero confiscati.

Con la “ legge Casati “ del 13 Novembre 1859 furono istituiti i ginnasi-licei, strutturati in corsi quinquennali per il ginnasio e triennali per il liceo.

In quegli anni anche il palazzo settecentesco di Via del Carmine fu ristrutturato, in modo da separare il liceo-ginnasio dal Collegio Nazionale, riordinato come convitto.

La fondazione ufficiale del “ Liceo Ginnasio Cavour “ risale al 1865, anno in cui il liceo ed il ginnasio del Carmine furono unificati in base alle direttive del Regio Decreto 1° Marzo 1865 ed assunsero il nome di “ Liceo Ginnasio Cavour “.

Il “ Cavour “, dunque, ebbe la sua prima sede in Via del Carmine dove rimase fino al 1931. In quell’anno fu trasferito nel nuovo palazzo di Corso Tassoni, appositamente costruito.

La nuova sede fu concepita secondo le linee del classicismo semplificato e stilizzato degli anni ’30 e ’40, che caratterizzava il cosiddetto “ Stile Novecento “. All’interno furono inseriti elementi architettonici, quali l’ampio scalone di marmo, i locali per il Preside e i professori e l’Aula Magna del pian terreno, che conferissero solennità e dignità all’edificio.

Originariamente i tre corpi del palazzo, affacciatisi rispettivamente sul corso e su due vie laterali, comprendevano 19 aule per le lezioni, 5 aule per gli studi e gli esperimenti di fisica e di scienze naturali, con laboratori annessi, un’aula per il disegno artistico, l’Aula Magna, un’altra grande aula all’ultimo piano per concorsi, riunioni e simili, biblioteche per studenti e professori, sale per la Presidenza, per il corpo insegnante e la Segreteria, una palestra e vari locali di servizio. Il costo complessivo della costruzione ammontò a £. 3.450.000.

Nel corso degli anni nelle aule del “ Cavour “ si sono avvicendati migliaia di studenti, molti dei quali sono diventati famosi. Nel 1865 si diplomò al “ Cavour “ il poeta Olindo Guerrini ( più noto con lo pseudonimo di Lorenzo Stecchetti ); nello stesso anno lo storico Luigi Gramigna; ancora nel 1870 il futuro Cardinale Arcivescovo di Torino, Agostino Richelmy; ancora nel 1870 il letterato Corrado Corradino; nel 1888 Maria Romano, la prima donna diplomatasi al “ Cavour “; nel 1891 Luigi Einaudi; nel 1898 Augusto Monti; nel 1906 gli autori di “ Addio Giovinezza “, Alessandrino Camasio e Nino Oxilia; nel 1915 il diplomatico Manlio Brosio e il critico d’arte Marziano Bernardi; nel 1923 il medico Giulio Cesare Dogliotti; nel 1926 il critico d’arte Giulio Carlo Argan.

A questi si deve aggiunger una folta schiera di professionisti, docenti universitari, magistrati, alti funzionari dello Stato, uomini politici, che operando nei più diversi campi concorsero e concorrono alla crescita della società civile.

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